mercoledì 1 giugno 2011

Sputnik club

Un cancello, pochi gradini ed ecco tornare indietro nel tempo, fino ai favolosi anni ’60. Un locale che ricostruisce le atmosfere delle balere, dei balli a casa, quando la musica era quella dei 45 giri che andavano cambiati ogni canzone. Qui tutto è in stile anni ’60, dall’arredamento - lampade, magianastri, stampe - tutto originale, alla musica dal vivo o a scelta tra una collezione di più di diecimila 45 giri. Lo Sputnik nasce dall’amore e dalla passione di una coppia che gli anni ’60 li ha vissuti: antiquario lui, bancaria lei, una volta in pensione, hanno deciso di aprire un locale che potesse essere un punto di ritrovo per i loro amici e per gli amici degli amici.
Lo Sputnik, infatti, è un luogo dove si rincontrano vecchi compagni di scuola, dove si improvvisano jam session, dove chirurghi con la passione della chitarra e professoresse con l’hobby del canto duettano sulle note di vecchie canzoni napoletane. Tutto condito dall’ottima cucina della padrona di casa che spazia con disinvoltura dai paccheri ai frutti di mare (il pesce è sempre fresco di giornata), alla parmigiana di melanzane, al sugo di tracchiolelle alla napoletana, fino ai dolci, rigorosamente fatti in casa. Non solo musica e cucina però, lo Sputnik è anche un centro culturale molto attivo, dove poter assistere a presentazioni di libri o seminari o semplicemente intrattenersi a parlare di filosofia o storia con il padrone di casa, sorseggiando un whisky. Un locale per chi quegli anni li ha vissuti e per chi non c’era ed è incuriosito da quella generazione che voleva cambiare il mondo e che “…amava i Beatles e i Rolling Stone”.