
Presentazione del nuovo romanzo della scrittrice Giovanna Mozzillo "La vita come un gioco" (Avagliano Editore).
A quasi novant'anni Brando rievoca la sua vita. Una vita che, malgrado il suicidio del figlio, si è svolta all'insegna del gioco e della gioia. A illuminarla, la passione per le donne, tante donne: Maria Vittoria, complice di avventure e sogni adolescenziali, Dorotea con la sua morbosità, Felicina, l'amabile puttana, e poi i rapporti della maturità, la dolce Ombretta e la solare Mimma. E la passione per la bellezza: collezionista di pastori del presepe e scenografo, Brando è stato innamorato del teatro e della sua magia.
Un libro, questo, con tre anime: l'ironia, con cui il protagonista ricorda gli eventi; Napoli, quella dell'ultima belle époque e del fascismo, quella del dopoguerra, e poi l'indecifrabile città di oggi; e infine il confronto con la morte, la morte che è dietro l'angolo. Una sorta di Versione di Barney all'italiana. Un libro che è una rivisitazione nostalgica del passato e, al tempo stesso, una disincantata riflessione sul presente.